Solo un grave infortunio ha messo ko Maria Diana nell’inseguimento al titolo mondiale universitario a Salonicco

S’è interrotta solo in semifinale l’avventura della lottatrice cussina, Maria Diana, al ‘World University Championship’, in corso di svolgimento a Salonicco (Grecia). Ma non è un risultato avverso ad aver bloccato la campionessa d’Italia in carica, bensì una sorte oltremodo contraria. A metter fuori gioco Maria, infatti, è stata la rottura di menisco, legamento collaterale destro e legamento crociato anteriore, proprio nella sfida contro l’atleta canadese, poi laureatasi campionessa del mondo. E, ciò che è peggio, l’interruzione s’è prodotta nello stesso istante in cui l’ago della bilancia stava pendendo in direzione dell’angolo barese. Una combinazione a dir poco incredibile e beffarda. “La rabbia è davvero tanta – sono le prime parole di Sante Bisignani, allenatore della Diana – Mary aveva già battuto la canadese, lo scorso gennaio proprio a Edmonton. Senza infortunio, saremmo tornati a Bari con un titolo mondiale. A detta di tutte le equipe presenti, infatti, Mary era la principale candidata all’alloro. E invece abbiamo dovuto passare gli ultimi due giorni in ospedale, in Grecia, con le difficoltà della lingua e i problemi legati ad un infortunio piuttosto serio”. Nella categoria dell’unica rappresentante italiana, dunque, oltre al Canada, gareggiavano anche Russia, Ucraina, Giappone, China Taipei, Polonia, Usa e Grecia. Un torneo oltremodo competitivo, che la Diana ha chiuso al quinto posto, senza poter disputare gli ultimi incontri. L’ulteriore dimostrazione delle grandi potenzialità da podio dell’atleta nostrana, fermata solo da un ginocchio ballerino che ha fatto crac improvvisamente. Il ritorno a Bsari arà contrassegnato, inevitabilmente, da un concentrato di rabbia, amarezza e dolore psico-fisico, ma anche dalla chiara sensazione di aver preso parte ad un evento quasi irripetibile nella storia di un atleta. “La manifestazione è quanto di più bello si possa immaginare, sia a livello tecnico che di organizzazione – ci ha raccontato Sante Bisignani – universiadi e campionati mondiali universitari sono l’esperienza più emozionante che si possa affrontare, durante la carriera di un atleta-studente. È una vera festa dello sport associata alla formazione universitaria, che consente il confronto con tutte le altre realtà nel mondo”. Al quale si aggiungono una serie di organizzazioni collaterali che contribuiscono ad arricchire l’esperienza. “Durante la settimana, c’è la possibilità di partecipare a gite nei luoghi più belli della nazione ospitante, meeting universitari, technical conference su temi riguardanti sport e cultura. Il tutto in una sistemazione alberghiera che sembra uscita direttamente un film. Purtroppo rientriamo con il morale a terra, – ha concluso Bisignani – avremmo tanto voluto regalare al nostro C.U.S. e alla Città un grande risultato ricco di significato. Ma lo sport è anche saper affrontare la sofferenza”. E siamo certi che Maria Diana sarà in grado di venire a capo anche di questa battaglia, con grinta, determinazione e rabbia agonistica che l’hanno sempre contraddistinta.

Mirko Cafaro
(Ufficio Stampa Cus Bari)