L CUS CENTRA IL 6° SUCCESSO DI FILA A CEGLIE

La Chimica D’Agostino Cus Bari conquista un altro scalpo eccellente. E per giunta in trasferta. Dopo San Severo, Foggia e Martina, è toccato anche alla capolista Ceglie cedere il passo ai baresi, autori di una prestazione davvero maiuscola. Il 70-85 finale è più che mai esplicativo di una gara condotta in lungo e in largo dagli ospiti. Sin dalla palla a due, i biancorossi sono riusciti ad imporre il loro gioco, raggiungendo prima il 5-7 al 5’ e poi staccando gli avversari con un break di 10-2 che ha chiuso il primo quarto sul 7-17 Bari, anche in virtù di un canestro sulla sirena di Perrucci. Alla ripresa non è mancata la reazione dei padroni di casa. Subito un break di 7-0 a riequilibrare la contesa (14-17), ma è a questo punto che vien fuori la maggiore freschezza fisica e voglia di vincere avversaria. Tocca a Cancellieri dare la scossa ai suoi: completamente ignorato dal marcatore diretto, il playmaker infila tre canestri in coast to coast in serie, riportando a distanza di sicurezza il parziale. E così le due squadre raggiungono l’intervallo lungo sul 30-37. Al rientro, chi attendeva una poderosa reazione cegliese è rimasto deluso. È ancora la buona presenza difensiva dei cussini a far la differenza. Compatti dietro e rapidi nelle ripartenze: un sistema di gioco che ha permesso a Sardano, Conti e al solito Cancellieri (48 punti in tre, sugli 85 di squadra) di trovare la via del canestro con una certa facilità. Emblematico il massimo vantaggio raggiunto al 26’ (36-60) che odora di resa per i padroni di casa. E, invece, sospinti anche da un calorosissimo pubblico, Rossi Pose e soci riescono a limitare i danni in chiusura di frazione (49-65). Un trend che non s’arresta neanche in apertura di ultimo tempo, con gli ospiti che cominciano ad avvertire un calo fisiologico. Al 35’ così, il canestro da tre di Cipulli riporta a cifra singola il distacco tra le due squadre (60-68). Bari sbaglia l’attacco successivo, ma i brindisini non ne approfittano. Passata la paura, i cussini hanno bisogno di un canestro. Il tiro di Conti s’infrange sul ferro, ma è Grimaldi a catturare un rimbalzo che vale un extra possesso fondamentale. Sardano gioca anche col cronometro e a poco dallo scadere dei 24’’, scarica in angolo per Ciocca: l’atleta cussino, più volte decisivo quest’anno, trova la freddezza (e il tempo) anche di sistemare i piedi dietro la linea da tre e siglare il +11 (60-71) che taglia le gambe alla rimonta avversaria. In chiusura, da segnalare l’ottima freddezza dalla linea dei tiri liberi di Sardano, Conti e dello stesso Ciocca e la buona presenza sotto le plance di Bruni e Dragojevic, capaci di reggere l’urto dell’ultimo assalto cegliese.
Mirko Cafaro