il CUS suona l’ottava – Certezza matematica dei play off

La Chimica D’Agostino Cus Bari pronuncia la parola “play off”. E lo fa con cognizione di causa (seconda partecipazione di fila) e certezza matematica. Quella certezza regalata dall’ultimo successo esterno contro Alba Adriatica (71-73). L’ottavo in serie, il decimo nelle ultime dodici partite, l’undicesimo di questo girone di ritorno. Ritmo da prime della classe. Forse meglio. A ben vedere, infatti, tutte le formazioni che sopravanzano i baresi sono state costrette ad inchinarsi negli ultimi due mesi. Nell’ordine: Foggia, San Severo, Martina, Ceglie, Alba Adriatica, con tre successi esterni e due interni. Un risultato che accresce i rammarichi per lo sciagurato bimestre dicembre-gennaio, in cui i biancorossi inanellarono sette sconfitte di fila, crollando nei bassifondi della classifica. Ma, probabilmente, è stata proprio la sofferenza di quei momenti a cementare un gruppo, rinsaldato poi dall’arrivo di Giovanni Sardano. A proposito della partita di ieri: ad Alba Adriatica, come del resto due settimane fa in casa del Ceglie, i cussini hanno offerto una gran prova di carattere, restando avanti nel punteggio sin dalle prime battute. Dopo il 10-10 del 5’, il primo tentativo di allungo con lo 0-6 confezionato in meno di 2’ (10-16). Poi la chiusura del quarto sul 14-19. Alla ripresa, baresi ancora in palla, seppure in po’ spreconi. Al 15’ così, arriva il primo massimo vantaggio in doppia cifra, con il 20-30, firmato Bruni (3/3 da tre per lui, tutto condensato nella seconda frazione) e Dragojevic. Alba, tuttavia, non molla e riesce ugualmente a chiudere in parità il parziale del quarto, andando così al riposo lungo ancora sotto di cinque lunghezze (35-40). Al rientro dagli spogliatoi, sono sempre gli ospiti a tenere in mano il pallino del gioco. Al 25’, nonostante tre contropiedi sbagliati di fila, il Cus realizza il +14 (39-53), ma rovina tutto incassando un break di 11-2 che chiude la frazione a distacchi invariati (50-55) rispetto all’inizio del quarto. L’ultimo tempo si rivela piuttosto vibrante e teso. Stavolta sono gli abruzzesi a prendere l’iniziativa. E il 6-0, realizzato in un amen da Stama e Iagrosso, produce l’unico vantaggio della partita (56-55). I baresi, però, trovano subito la forza di reagire con Conti (56-57) e successivamente Perrucci, bravo ad infilare due triple a fil di 24’’ (58-63). Si va avanti così a scossoni e il finale è un condensato di errori. I baresi, in particolare, mostrano gran compattezza difensiva (con Scoccimarro a far la voce grossa a rimbalzo), recuperando palloni su palloni, per poi sprecarli dall’altra parte. Punteggio quasi bloccato, sino alla tripla del +7 di Conti, a meno di un minuto dalla fine. Un sigillo che chiude a chiave la partita.
Mirko Cafaro
ALBA ADRIATICA – CHIMICA D’AGOSTINO CUS BARI: 71-73
Parziali: 14-19, 35-40, 50-55
Alba: Iagrosso 21, Casasola 9, Palantrani 10, Sacripante 6, Luzi, Salamina 10, Grossi, Mosconi, Stama 10, Travaglini 9. All. Alessandrini
Bari: Bruni 11, Perrucci 12, Ciocca, Conti 18, Dragojevic 6, Cancellieri 6, Scoccimarro 5, Sardano 15, Bellomo e Calia ne. All Bray.
Note: uscito per cinque falli Sacripante.