Ecco i nuovi Labate, Barozzi, Crescenzi, Storchi. Il patron Scalera: «Ritrovata la B, ora facciamo innamorare Bari»

“Abbiamo mantenuto le promesse: ritrovata la B, adesso vogliamo far innamorare il pubblico barese”: così il patron della Chimica D’Agostino Cus Bari, Maurizio Scalera, in apertura della conferenza di presentazione di Antonio Labate, Domenico Barozzi, Cristian Crescenzi e Andrea Storchi, alfieri della nuova stagione cussina. “L’anno scorso di questi tempi, il dottor D’Agostino, nostro main-sponsor, pronunciò parole che fecero sensazione – ha ricordato Scalera – disse che saremmo stati sicuramente promossi. Dal canto mio, da vero sportivo, aggiunsi che il secondo posto non mi sarebbe interessato: una dichiarazione che mi stava costando caro, specie ad inizio stagione. Poi, la situazione è migliorata, abbiamo preso il largo, con un ritmo incalzante che ci ha portato sino in finale. Per questo voglio ringraziare tutti i componenti dell’ultimo roster e di staff tecnico e dirigenziale che hanno contribuito a questo grande risultato”. Chiusi i conti col passato recente, dunque, è il momento di dare il benvenuto ai nuovi: “Grande merito va riconosciuto al nostro ds Ravelli – ha proseguito il patron – che ha messo insieme un gruppo, quasi al completo, in meno di una settimana. Sono arrivati giocatori validi, tutti con esperienze importanti alle spalle e desiderosi di continuare un gran cammino. Hanno risposto subito alla nostra chiamata e questo non può che inorgoglirci”. Sulla stessa lunghezza d’onda, il tecnico Tonino Bray: “Sono soddisfatto, la società ha fatto un gran lavoro e, per giunta, in tempi davvero ristretti. Anch’io come il patron, voglio ringraziare i giocatori protagonisti dell’ultima meravigliosa impresa. A metà stagione eravamo terz’ultimi e, se ci penso, ancora mi vengono i brividi, considerando dove poi siamo arrivati. È stata una gran fatica, ma laddove servisse ad un epilogo similare, beh, ci metterei la firma. Io, però, com’è nella mia natura, preferisco evitare voli pindarici. Non faccio proclami. Posso assicurare che si continuerà a lavorare per raggiungere tutti i risultati e traguardi possibili. E, a tal proposito, un auspicio vorrei esprimerlo: che si riesca a lavorare tutti insieme, stampa e pubblico compresi, per una crescita comune e costante”. E a far gli onori di casa, in rappresentanza del presidente Corsi (impossibilitato a raggiungere il capoluogo, per contestuali impegni), il consigliere Cus Michele Martinelli: “In questi anni, Scalera e tutto il suo staff hanno fatto un grandissimo lavoro. Il Centro, pertanto, non può che elogiare cotanto impegno che ha permesso di riportare in alto la sezione pallacanestro, tra i gruppi fondatori del Cus stesso, che attualmente può fregiarsi dell’iscrizione a ben dieci federazioni diverse”.
La parola, quindi, è passata ai protagonisti della serata. Ha iniziato Andrea Storchi, pivot classe ’79, in arrivo da Molfetta: “La trattativa non è stata facile, ma per cause non imputabili né a me e tantomeno alla società. Dopo aver conosciuto Maurizio e Donato (patron e ds, ndr), la mia scelta era fatta. Ho apprezzato la serietà della società e la loro concretezza. Due qualità che contraddistinguono anche me”. Quindi è stata la volta di Antonio Labate, ’77, anche lui nell’ultima stagione a Molfetta: “Sono arrivato qui, la prima volta, all’età di 19 anni: il più giovane del gruppo. E adesso ritorno, dopo aver vestito le maglie di altre squadre e di buffo c’è che mi ritrovo ad essere il più anziano o quasi. Sono soddisfatto della scelta e, in cuor mio, mi auguro di poter ripetere i risultati raggiunti all’epoca e di vedere un palazzetto sempre pieno, come ai tempi della prima B2”. Un po’ emozionato Cristian Crescenzi, ’78 da Atri, svela subito un retroscena: “Non era la prima volta che ricevevo una chiamata dal Cus e sono contento, finalmente, di aver potuto rispondere in maniera positiva. Ho già parlato col coach, so che fa lavorare tanto e sono pronto ad affrontare una stagione in cui dobbiamo provare a toglierci molte soddisfazioni”. Ultimo, il più giovane, Domenico Barozzi, ’89 da Matera: “Ringrazio la società per avermi dato questa possibilità importante. Voglio giocarmela nel migliore dei modi e riuscire ad affrontare un campionato da protagonista”.
In chiusura, la conferenza è stata anche l’occasione per presentare una new entry dirigenziale: il nuovo team manager Gigi Grisorio, ex giocatore e compagno di squadra degli stessi Scalera e Ravelli, arrivato a dar man forte al gruppo dirigenziale. “Sono contento di entrare in questa grande famiglia – ha commentato – e farò il possibile perché tutti i progetti importanti, al vaglio della società, possano trovare una positiva attuazione”.

Mirko Cafaro
(Ufficio Stampa Cus)