Basket, sconfitta all`esordio contro Maddaloni (83-90)

Perde all`esordio la Chimica D`Agostino Cus Bari. Ed è un ritorno amaro nella quarta serie nazionale, contro i campani della Cementir Maddaloni (83-90 il finale). Una gara non bella, densa di errori ambo le parti e giocata a sprazzi. Il classico match d`inizio stagione, insomma, il più delle volte deciso da un episodio. E la cronaca, in questo senso, non può che cominciare dalle ultime battute. Dall`Episodio (con la E maiuscola) che ha finito per assegnare i due punti in palio. Dodici secondi dalla fine, Maddaloni sopra di due (81-83) palla in mano: Albertinazzi, con un occhio al tempo, parte per l`ultimo attacco; ma De Bellis, con un`azione apparsa ai più (anche dalle immagini televisive) regolare, gli soffia il pallone e si invola per il contropiede del pari. A fermarlo solo un fischio arbitrale, a ravvisare un presunto fallo che, di fatto, pone la parola ‘fine` sul match, anche in virtù del conseguente tecnico comminato a De Bellis, per la reazione al provvedimento arbitrale. Finisce così, dunque, tra le proteste del pubblico. Ma sarebbe piuttosto superficiale affermare che la partita sia stata persa dai cussini negli ultimi 12“. La realtà è che, molto prima – tra terza e inizio quarta frazione – i baresi erano stati capaci di una rimonta sorprendente, utile a ribaltare il -7 del riposo, nonché a portarsi avanti anche di 5 lunghezze (57-52). Sforzi, poi, vanificati in molto meno tempo, per effetto di distrazioni difensive e poca lucidità nella gestione dei possessi. Una squadra come il Cus, del resto, per composizione e vocazione non può subire 90 punti. Decisamente un`enormità, rispetto alle capacità difensive, più volte, messe in mostra nel lungo pre-campionato. Nessun dramma, però, la strada è ancora lunga. E questo tipo di esordio servirà anche a prendere le misure alla categoria, per una neo-matricola qual è il Cus. Domenica si riparte da Catania, un test nel quale i cussini saranno capaci di reagire e far dimenticare un inizio così poco positivo.

Mirko Cafaro
(Ufficio Stampa Cus Bari)