Basket, per i cussini ancora un ritorno a mani vuote: ko a Catanzaro (80-71)

Non riesce il colpo esterno alla Chimica D’Agostino Cus Bari, tornata da Catanzaro ancora a mani vuote. In Calabria finisce 80-71 per i padroni di casa, al termine di una gara sempre condotta da Cattani e soci. Il -9 finale non deve trarre in inganno. I cussini, infatti, non sono mai stati in vantaggio (neppure nelle battute iniziali del match) e il -8 raggiunto a 40’’ dalla fine, in virtù di un gioco da tre punti di Luca De Bellis, rappresenta il minimo svantaggio collezionato nei 40’ di gioco. Gara che ha visto, nella terza frazione, i giallorossi portarsi avanti anche di 24 lunghezze (61-37), provando a controllare e condurre agevolmente a termine la contesa. Un intento che i baresi hanno provato a complicare solo nell’ultima frazione di gioco, attraverso una reazione, poi risultata assolutamente tardiva. Un break di 9-0, nei primi 5’ del quarto tempo, produceva il -13 (69-56) che riapriva qualche squarcio di speranza; poi, però, un paio di conclusioni dalla lunga distanza di Storchi e Ciocca si infrangevano sul ferro, mentre dall’altra parte Cattani tornava il cecchino di sempre, con due triple da 8 metri che chiudevano di fatto i giochi.
Brutta prestazione, dunque, per la Chimica D’Agostino Cus Bari, a tratti, apparsa incapace di opporre una reazione degna di nota. Sul -24 al 25’, il rischio di un crollo verticale era più che evidente. E, pertanto, va dato atto alla squadra di essere riuscita, se non altro, a destarsi dal letargo, in cui s’era inspiegabilmente rinchiusa, evitando una figuraccia che avrebbe inciso non poco sul morale. La prestazione dell’ultimo quarto, tuttavia, non può che contestualmente accrescere i rammarichi per una partita che i baresi avrebbero potuto e dovuto interpretare in quella maniera sin dalle prime battute di gioco. Sembra, infatti, che i cussini, in questo particolare momento della stagione, quasi necessitino di subire un colpo (anche piuttosto duro), prima di reagire e provare ad imporre il proprio gioco. È successo col Foggia, con l’impetuosa rimonta dal -13; è successo col Catanzaro, ma dal -24 e per giunta fuori casa, è decisamente più complicato riemergere.  

Mirko Cafaro
(Ufficio Stampa Cus Bari)