Basket, da un derby barese all’altro: cussini sconfitti a Ruvo

E’ tornato nella sua Ruvo, dopo quattro stagioni, e un po’ di emozione s’è fatta sentire. Ma alla palla a due l’effetto è quasi svanito e Luca De Bellis ha guidato i suoi dal campo, con la solita professionalità, in una partita cominciata benino dai baresi. Un break di 10-3 per Ruvo subito rispedito al mittente. La chiusura di primo quarto a distanza di sicurezza (16-11); quindi, la buona reazione in apertura di seconda frazione. Un moto d’orgoglio che riconduce i cussini a -2 (25-23 al 18′) con la tripla di Storchi, che farebbe presagire ben altro prosieguo del match. E, invece, è qui che accade l’inspiegabile. Gli universitari smettono di giocare, tornano a muoversi contratti e con poca grinta, finendo per subire un break di 9-0 in due minuti che manda le squadre al riposo con il +11 dei padroni di casa (34-23). Al rientro, è sempre Ruvo, rinvigorito dallo slancio ottenuto con il minimo sforzo, a far la partita. Mentre per Bari è notte fonda. Il parziale del terzo quarto, 30-20 (64-43), è piuttosto indicativo di un match ormai a briglie sciolte. E il rischio di sbracare e subire un passivo demoralizzante è stato più che concreto. In apertura di ultimo quarto, i baresi provano a scuotersi con una timida reazione. Distanze accorciate sino al -17; poi, però, Di Pierro e Giordano infilano tre triple di seguito e a nulla valgono gli sforzi degli ospiti di rientrare nel match. “Purtroppo in queste prime partite siamo condizionati dagli infortuni – sono le prime parole di De Bellis, a fine match – Con tre persone in meno, le rotazioni si accorciano e occorre gestire le partite in maniera diversa. Oggi contro una squadra di grande carattere e temperamento, qual è il Ruvo, abbiamo lottato per i primi due quarti, sciupando anche un paio di occasioni in attacco che ci avrebbero permesso magari di raggiungere il riposo con un distacco inferiore. Sotto di undici, all’inizio del terzo quarto la partita ha preso un tono diverso. In questo momento, dobbiamo solo stringere i denti. Non siamo riusciti a mantenere la stessa intensità per tutta la partita, ma d’ora in avanti dovremo provare a moltiplicare le forze. Questi siamo e così dobbiamo andare avanti, concentrandoci su quegli aspetti basilari che fanno la differenza. Non possiamo continuare a prendere 90 punti a partita, dobbiamo spenderci di più dietro, così da avere maggiori chance in attacco”.

Mirko Cafaro
(Ufficio Stampa Cus Bari)