Basket, Cus troppo brutto per essere vero: ko a Corato

Troppo brutta per essere vera. Non può essere definita diversamente la prestazione della Chimica D’Agostino Cus Bari, uscita con le ossa rotte dal derby di Corato. Il finale, 84-53, è quanto mai emblematico, quasi a riassumere una gara mai cominciata per davvero per i baresi. Prima ancora che in qualsivoglia considerazione su approccio, gestione e tenuta psicologica, infatti, le valutazioni della gara sono agevolmente ricavabili dai numeri: 32% di squadra al tiro da 2 (13/41), 25% da tre (2/8), 70% ai liberi (21/30), per non parlare, poi, delle 28 palle perse (18 solo nei primi due quarti) e dei 14 rimbalzi in attacco (contro gli 8) concessi al Corato. Insomma una prestazione da cancellare, che ha prodotto una contesa durata meno di due quarti. Squadra svagata, distratta, incapace di reggere psicologicamente le difficoltà di una gara, nella quale i biancorossi – a dirla tutta – non avrebbero avuto comunque nulla da perdere, considerato il valore dell’avversario, sin qui imbattuto davanti al proprio pubblico. Le uniche note positive di una domenica, comunque da cancellare: il distacco rimasto invariato (4 punti) rispetto a Pozzuoli (sconfitto da San Severo), Catanzaro (ko con Massafra) e Foggia (sconfitto a Maddaloni). Ora occorre reagire e farlo subito. Le due partite interne con Ruvo e Agrigento sono occasioni da non lasciarsi sfuggire per continuare a tenere vivo l’obiettivo-salvezza.

Mirko Cafaro