Al Cus Bari il primo atto dei play off con Ceglie

La vita è questione di attimi, istanti, centimetri. Uno in più o in meno determina, spesso, differenze siderali. E il basket, se possibile, accentua questa condizione effimera. Basti pensare alle ultime fasi di gioco di Chimica D’Agostino Cus Bari – Ceglie (79-76 dopo un tempo supplementare), in occasione del primo turno dei play off. Trenta secondi al termine dell’ultimo quarto, ospiti sopra di due (64-66), Bari va per l’azione ragionata. Ad un tratto, Conti esce dai blocchi e prende un tiro dai 6,25 m: canestro. L’arbitro, però, con buona prontezza di spirito, convalida subito il tiro da due punti. Francesco ha la punta del piede sull’arco. Appena un paio di centimetri di troppo (appunto!), ma valutazione arbitrale corretta: il tiro non è da tre. Nel prosieguo, con 11’’ da giocare, Ceglie tenta la conclusione dalla media con Vozza, ma il tiro si spegne sul ferro. Si va ai supplementari. E i baresi quasi non hanno il tempo di pensare che sarebbe bastato mezzo passo indietro per portare a casa la gara, senza ulteriori sforzi. Al rientro dall’intervallo corto, così l’atmosfera è piuttosto tesa. E per larghi tratti, l’unica conclusione a segno dal campo è di Rossi Pose, per il momentaneo 67-69. Bari fatica a trovare la via del canestro e, malgrado una buona presenza sotto le plance garantisca diversi tiri supplementari, la squadra non sblocca quota 67. In difesa, però, Sardano e compagni si fanno sentire. E così, dopo una lunga impasse, riecco i canestri di Sardano, Bruni e Ciocca che propiziano il 71-70, a meno di un minuto dalla fine. Il sorpasso offusca le idee ai cegliesi, mentre, dall’altra parte, Conti (autore di una prova di assoluto rilievo: 28 punti e 4/5 da tre) trova anche il personale riscatto col destino, infilando la tripla (stavolta nessun centimetro di troppo a complicare i piani) che mette una seria ipoteca su gara 1, a 30’’ dal termine. Un’ipoteca che diventa certezza, quando Grimaldi, nell’azione successiva, intercetta il pallone del match. Finisce così 79-76 per i cussini, in virtù di un 2/2 dalla lunetta di Sardano e dell’inutile tripla allo scadere di Rossi Pose. Un finale di match che rispecchia fedelmente l’andamento di tutta la gara. Sufficiente dare un’occhiata ai parziali, per comprendere l’equilibrio imperante, sin dalle prime battute. Eppure, al tempo stesso, va rimarcata la capacità di baresi di mantenere la testa quasi sempre avanti (8-7 al 5’, 14-7 al 7’, 19-17 al 10’, 36-33 al 20’, 46-41 al 25’, 53-49 al 30’), con grande spirito di gruppo e capacità di sacrificarsi in ogni momento, anche quando le cose non girano al meglio. Onore anche al Ceglie, arrivato a Bari con grande desiderio di rivalsa, sospinto ancora una volta da un caloroso pubblico. Arrivederci a giovedì per il secondo atto.

CHIMICA D’AGOSTINO CUS BARI – CEGLIE: 79-76
Bari: Bruni 11, Perrucci 7, Sardano 14, Grimaldi, Ciocca 8, Conti 24, Dragojevic 8, Cancellieri, Scoccimarro 7, Calia ne. All. Bray
Ceglie: Albana 7, Di Santo 15, Vozza 18, Cipulli 8, Mancini 6, Zizza 5, Bosi, Barletta ne, Torrieri 3, Rossi Pose 14. All. Romano
Note: usciti per falli Albana, Vozza, Zizza