Basket, al Cus il derby col Foggia (69-61)

Sette vite Chimica D’Agostino Cus Bari. Contro il Foggia, parte male, rischia il tracollo (anche sotto di 13 lunghezze nella seconda e terza frazione), si rimette in gara con prepotenza e alla fine riesce a conquistare i due punti, con un’ultima frazione di gioco d’altissimo profilo (25-9). E così l’atteso rendez vous tra le due formazioni protagoniste dello scorso torneo di C1, si chiude con il successo dei baresi (69-61). Come consuetudine, la vittoria arriva al termine di una gara mai banale, giocata sempre sul filo dei nervi e dell’equilibrio. L’inizio è favorevole agli ospiti che, sospinti da Orlando e Chirico, scappano subito sul 7-2 al 5’, allungando in chiusura di quarto (11-20), anche in virtù delle buone percentuali di Padalino. I cussini, dal canto loro, faticano ad entrare in partita. Il primo quarto d’ora di gioco è un susseguirsi di conclusioni affrettate, forzature e gioco fluido solo a sprazzi. Quasi inevitabile, dunque, il crollo sino al -13 (19-32). È su questo parziale, però, che, a due minuti dall’intervallo lungo, si comincia a intravedere una reazione d’orgoglio dei padroni di casa. E così, in un paio di azioni, i baresi risalgono sino al -7 (25-32), con tap in vincente sulla sirena di un ottimo Storchi (doppia-doppia per lui: 14 punti, 10 rimbalzi e sette falli subiti). Al rientro, tuttavia, l’inerzia torna favorevole ai foggiani che riescono a riportarsi alla doppia cifra di vantaggio, salvo poi subire l’ennesima piccola rimonta cussina, in chiusura di quarto (44-52). Trend che, stavolta, resta favorevole anche nell’ultimo tempino ai baresi, bravi finalmente a trovare la necessaria quadratura sotto il proprio canestro, alzando il tono della difesa, cominciando a sporcare tutte le linee di passaggio e avventandosi – come mai accaduto nei precedenti 30’ – sui palloni vaganti. In poche parole, i biancorossi cominciano a giocare “da Cus”. Immediato, dunque, il parziale di 13-1 che, al 36’, determina il sorpasso e l’allungo barese sul 57-53, propiziato dalla freddezza dalla lunetta di De Bellis (12/14) e Labate (9/12), dai contropiedi conclusi da Barozzi e Ciocca e dalla significativa presenza di Storchi sotto le plance. Buono, a margine, anche il contributo offerto dal neo-acquisto Risolo che, negli ultimi vibranti minuti, resta in campo chiudendo il canestro dinanzi ai tentativi di recupero avversari.

Mirko Cafaro
(Ufficio Stampa Cus Bari)