
Prosegue la preparazione della Liomatic Group Cus Bari, in vista della sfida in programma domenica al PalaFlorio con la Pallacanestro Lucca (ore 18). Un impegno verso il quale la formazione biancorossa, reduce da tre sconfitte consecutive, si proietta con un gran desiderio di riscatto, pur consapevole del valore degli avversari. Il ko in extremis di Agrigento, tuttavia, brucia ancora per essere messo da parte senza colpo ferire e la volontà comune è di trasformare l’amarezza in energia positiva. “L’unica nostra pecca con Agrigento è non aver chiuso la partita – commenta il dirigente cussino Donato Ravelli -. Dopo aver condotto il match anche di 10-12 punti, siamo arrivati alle battute conclusive in equilibrio e a quel punto è sempre un rischio. Si può vincere o perdere con la stessa percentuale. L’unica cosa che mi dispiace è non aver visto lo stesso buon arbitraggio dei tempi regolamentare, anche nel supplementare. In ogni caso, Agrigento è una squadra di media-alta classifica, con giocatori esperti e di valore e perdere sul loro campo, dopo aver combattuto per 45 minuti, ci può anche stare”.
A proposito della squadra: “Abbiamo un roster molto competitivo – prosegue Ravelli -, sono convinto che possiamo toglierci molte soddisfazioni, ma non dobbiamo perdere di vista l’elevata competitività del campionato di quest’anno. Non ci sono formazioni cuscinetto a cui è possibile concedere qualcosa. La dimostrazione l’abbiamo avuta in due delle tre gare perse, con Ferrara e appunto Agrigento, entrambe decise all’ultimo tiro”. L’ultima battuta riguarda la buona risposta della piazza e gli obiettivi futuri della società: “Mi fa molto piacere che si parli in maniera continua e attenta del basket e che si registri un importante interesse verso di noi. Vuol dire che stiamo facendo un buon lavoro e, anche prima del previsto, stiamo contribuendo alla crescita di una basket community, grazie agli investimenti effettuati nel settore del marketing e della comunicazione. Non resta che procedere su questa strada, ma per il passo decisivo serve un maggior apporto dalla piazza, a livello economico e di supporto imprenditoriale. Abbiamo più spesso rifiutato proposte di ripescaggio nella serie superiore, vogliamo arrivarci con le nostre gambe ed evitare passi troppo affrettati e pericolosi”.