Liomatic Group Cus Bari, il patron Ronzo suona la carica: “A Casalpusterlengo una pronta risposta”

“Sono certo che sapremo riprenderci e riscattarci”: è deciso il tono del patron della Liomatic Group Cus Bari, Errico Ronzo, alla vigilia della 21^ giornata di Divisione Nazionale A, turno che vedrà i cussini di scena a Casalpusterlengo, contro la quarta forza (a quota 22) della Division Sud Ovest. “Non dobbiamo abbatterci per un canestro subito allo scadere – prosegue il presidente della Nuova Pallacanestro Bari, che ieri si è intrattenuto con Morena e compagni in occasione della rifinitura – episodi del genere capitano di frequente nel nostro sport. In altre occasioni ci avevano sorriso, lunedì invece ci siamo dovuti inchinare alla tripla allo scadere di Marino. Ciononostante, mi aspetto un’immediata reazione, perchè una vittoria ci sbloccherebbe. Se arrivasse in trasferta, poi, l’effetto sarebbe amplificato sotto il profilo della fiducia”. Le aspettative del patron, tuttavia, non si fermano ad elementi generici e di facciata. Com’è nel suo modo di vivere e amare il basket, infatti, il dottor Ronzo approfondisce anche questioni di carattere più strettamente tecnico: “Attendo un contributo maggiore soprattutto dai più giovani che possono dare decisamente di più e in maniera più continua – chiosa l’ex giocatore e allenatore di Caserta -. L’andamento del campionato, sin qui, segnala in maniera evidente che in alcune gare ci è mancato un certo contributo, utile a raggiungere la soglia punti necessaria ad attentare alla vittoria anche in trasferta. Confido nelle potenzialità degli under, nel lavoro del coach e nella costanza dei giocatori più esperti. L’altro giorno ho detto ai nostri ragazzi che più riescono a rubare minutaggi ai senior, più la squadra potrà proiettarsi verso un futuro e prospettive sempre migliori e più ampie. E sono certo che questo accadrà quanto prima”. L’ultima battuta del presidente barese è un’iniezione di ottimismo verso il prosieguo del cammino: “Ho grande fiducia nel nostro gruppo, sapremo dimostrare che l’attuale classifica è assolutamente bugiarda. Non rispecchia, infatti, nè le nostre capacità, nè il gioco che siamo stati capaci di esprimere”.