Liomatic Group Cus Bari, Gigena: “Manca poco per diventare una squadra rispettata e temuta da tutti!

Bari, 14 dicembre – E’ stato il secondo miglior realizzatore cussino della sfida con Recanati. Quindici punti, la maggior parte dei quali con la partita ancora in bilico, prestazione superiore alla sua media stagionale, che ora è di 11.2 ad uscita, con il 49% da due e il 53% (18/34) da tre. Stiamo parlando di Silvio Gigena da Villa del Rosario, giocatore d’esperienza e punto di riferimento, in campo e fuori, della Liomatic Group Cus Bari, ala forte con caratteristiche ideali ad integrarsi con capitan Morena e gli altri ‘lunghi’ baresi. Con lui abbiamo analizzato il sesto successo di fila al PalaFlorio dei cussini, in virtù dell’83-79 che ha piegato le resistenze marchigiane: “Bellissima partita, sapevamo che sarebbe stata molto più difficile di quanto potesse sembrare all’inizio, quando siamo stati capaci di mantenere stabilmente un vantaggio in doppia cifra (+12 al 19′ sul 41-29, ndA) – ha commentato l’ex giocatore di Pesaro, Milano e Udine (solo per citare alcune della maglie vestite nella massima serie) – Recanati, infatti, è stata abile a rimontare, a portarsi in vantaggio e lì è venuto fuori ancora una volta il nostro carattere”. Una reazione nella quale ha avuto un ruolo non secondario, anche l’apporto del PalaFlorio, che lo ha eletto a beniamino, al pari degli altri nove cussini: “Questo pubblico, così numeroso e caldo, ci da una carica incredibile – ha commentato Gigena – e fa sembrare qualsiasi impresa alla nostra portata. Il nostro segreto è la difesa. Vincere il duello personale, andare a rimbalzo e arrivare sempre per primi sui palloni vaganti: sono queste le nostre priorità. Parte tutto da lì”. Parole a cui seguono puntualmente i fatti. Sul campo. In una delle fasi più delicate dell’ultimo match, in particolare, proprio Gigena è stato protagonista di un anticipo, concluso con recupero e contropiede in campo aperto, che ha infiammato le tribune del palazzetto di Japigia e contribuito a cambiare l’inerzia di una gara che stava prendendo pericolosamente la direzione delle Marche. “Anche stavolta, con grande forza, intensità, cattiveria e presenza soprattutto nella nostra area, siamo rimasti nel match e abbiamo rimesso la testa avanti, conquistando due punti molto importanti. Se vogliamo trovare un neo a questo periodo, è il fatto di non riuscire a fare altrettanto lontano dal PalaFlorio. Dobbiamo continuare a crescere e questo è l’aspetto sul quale lavorare in maniera più approfondita. Ci manca poco per diventare una squadra rispettata e temuta da tutti, in casa e fuori. In tal senso, tanto per cominciare, ci piacerebbe riuscire a portare buona parte di questo bel pubblico anche in trasferta. Chissà che non si possa cominciare da Fabriano…”