Liomatic Group Cus Bari, amaro marchigiano: pesante ko a Fabriano (85 – 73)

Trasferta amarissima per la Liomatic Group Cus Bari. A Fabriano finisce 85-73, ma il -12 è quasi fuorviante rispetto ad un andamento del match che ha visto i marchigiani condurre dall’inizio alla fine, raggiungendo anche un massimo vantaggio di 24 lunghezze. Un altro colpo a vuoto lontano dal parquet del PalaFlorio che stride con le prestazioni interne e costringerà i baresi ad un’analisi approfondita. La cronaca. Coach Putignano presenta un quintetto con la novità Silvio Gigena dall’inizio. Starting five completato da Bona in cabina di regia, Ruggiero nel ruolo di guardia, Cardillo sugli esterni e Morena da ‘5’. Il collega Giordani risponde con Stanic, Iardella, Mario Gigena, Usberti e Castelletti. L’avvio è subito vivace. Castelletta rompe il ghiaccio per i marchigiani, subito imitato da Morena. Sembrano classiche schermaglie da inizio match e, invece, Fabriano spinge subito sull’acceleratore. Al 5′ è 14-2, in virtù di un break di 12-0 confezionato da Iardella (sei punti), Stanic e ancora Castelletta. Tocca a Silvio Gigena interrompere l’impasse dei baresi, ma pronta arriva la replica del fratello Mario, seguito dal primo canestro del match del cussino Ruggiero. Al 7′  è 16-6 Fabriano, con i padroni di casa che non sembrano voler arretrare di un centimetro. E così con il neo-entrato Sgobba e un lucido Stanic raggiungono il 24-8 del 9′, appena mitigato dal canestro nel finale di Mian. Sotto di 14 lunghezze, nel secondo quarto, il tecnico barese sceglie di rinnovare il quintetto per 4/5. Resta in campo solo Mian, con lui Chiusolo, Ciocca, Barozzi e Deguara. La rivoluzione scuote gli ospiti che infilano subito un break di 9-0 con Barozzi (quattro punti), Deguara, Chiusolo e Mian. Fabriano reagisce con Stanic abile a colpire da tre per il 27-19. +8 ribadito al 16′ sul 31-23. Il Cus, a questo punto, ci riprova con Mian, imitato da Ciocca e Gigena, per un break di 2-9 che riapre di fatto la partita (33-32). Troppo presto per cantar vittoria. I marchigiani, infatti, tornano a macinare gioco e, complici alcune scelte affrettate degli avversari, raggiungono la seconda sirena sul 42-35. Esaurito l’intervallo lungo, i cussini si ripresentano con un buon Barozzi, ma la reazione dei padroni di casa è vibrante. Castelletta (otto punti nel quarto, 15 alla fine), Stanic e Fontani calano un controbreak che produce il primo massimo vantaggio sul +18 (55-37). Un parziale fermato solo illusoriamente dalla tripla di Ruggiero che fa da prologo al 68-44 del 30′ (in virtù delle conclusioni di Usberti, Liberati e Sgobba). Mai prima d’ora Bari si era trovato a fare i conti con un passivo del genere. Parziale che Morena e soci provano a ricucire con Chiusolo, Deguara e Cardillo (68-51). Iardella (18 punti) prova a rispedire ogni tentativo al mittente, ma ancora Deguara e 4 punti in fila di Gigena riducono le distanze sino al 71-57 del 35′. Quando i cussini sembrano rientrare, però, ecco le triple ancora di Iardella e Fontani che riportano 22 punti di distacco, che la reazione di orgoglio finale firmata Bona-Ruggiero consente di ridurre sino al -12 (85-73) finale.