Cus Bari “Cambridge University”

Si è reso necessario un tempo supplementare, per decretare il vincitore tra la formazione universitaria del Cus e la Cambridge University. A spuntarla, dopo 45’, la squadra britannica in virtù dell’87-89 finale. Una gara giocata su ottimi ritmi, con grande voglia e determinazione da parte di entrambe le formazioni, desiderose di ben figurare dinanzi ad una buona cornice di pubblico, che ha risposto prontamente al richiamo del Centro Universitario Sportivo. Come nelle migliori tradizioni cussine, dunque, anche l’amichevole con Cambridge non ha risparmiato un finale teso e beffardo. Sopra di due a 20’’ dalla fine dei tempi regolamentari, i baresi hanno difeso bene sulla prima conclusione ospite, non riuscendo però a catturare il rimbalzo che ha portato al canestro del pari. E sul 79-79 del 40’, nonostante il richiamo da più parti a concludere l’amichevole con un ecumenico pareggio, i ragazzi hanno deciso di andare ugualmente sino in fondo, desiderosi di decretare un vincitore. Ad imporsi, dunque, la maggiore freschezza fisica degli inglesi, capaci di giocare ad altissima velocità tutti i 45’, senza dare mai l’impressione di stanchezza.
Sconfitta a parte, un test molto probante per i baresi allenati da coach Scoccimarro che, a fine mese (tra il 26 e il 31 maggio), saranno di scena a Pisa per le finali nazionali, con gli altri sette migliori atenei italiani. I biancorossi sono stati inseriti nel girone con Caserta, Bologna e Pisa. I primi tre giorni di gare decreteranno semifinali e finali. Soddisfatto il presidente Corsi, presente alla gara serale nonostante i contestuali impegni Cusi a Napoli: “È nell’indole Cus cercare sempre confronti di gran rilievo – ha commentato – la logica del confronto fa crescere e maturare. Quanto più importante è un’esperienza, tanto più mi attendo una ricaduta positiva sulle nostre rappresentative e di conseguenza sugli atleti”. Alla gara ha assistito, tra gli altri, anche la presidentessa Fip Puglia, Margaret Gonnella, che ha premiato il capitano della Cambridge University con una targa raffigurante il simbolo della federazione pugliese.
Nella mattinata di ieri, intanto, buona riuscita anche per l’incontro della delegazione britannica con la stampa. A far gli onori di casa il dirigente Cus, Donato Ravelli, tra i principali fautori della manifestazione. “Sono felice per la risposta favorevole di un ateneo prestigioso, quale Cambridge – ha spiegato, in apertura di conferenza – attraverso queste iniziative vogliamo far riavvicinare gli studenti alle nostre attività. Cominciamo da una partita di pallacanestro ma, a breve, contiamo di ospitare rappresentative di tutti gli altri sport di cui ci occupiamo. L’obiettivo principale è quello di avere qui al Cus la prestigiosa nazionale inglese di canottaggio”. A favorire l’incontro tra due realtà così diverse, la presenza a Cambridge di un ricercatore barese e – soprattutto – cussino. Angelo Favia, tra i protagonisti delle ultime due promozioni del Cus Bari Basket, prima in C1 e poi in B2 (nel 1996-1997). “Per me è motivo di grande felicità tornare qui, dove ho trascorso quindici anni della mia vita – ha commentato – La partita è sicuramente un punto di partenza. Ci saranno senza dubbio molte altre occasioni per condividere le esperienze tra gli studenti di entrambe le università”. Dulcis in fundo, l’assessore comunale allo sport Elio Sannicandro che ha salutato la delegazione britannica in inglese: “Bari è una città che storicamente è legata all’est. Proprio in questi giorni abbiamo festeggiato il Santo Patrono, una figura che da mille anni ci lega alla Russia. Vogliamo allargare i nostri orizzonti e confrontarci con tutte le altre culture presenti in Europa e nell’Est. Lo sport è un ottimo veicolo per questo tipo di obiettivo”.
Mirko Cafaro (Ufficio Stampa Cus)