
Catania, 5-6 giugno 2010. Forse ci si aspettava qualcosa in più. O forse si è fatto il possibile ma il possibile non è bastato. Le notizie biancorosse possiamo definirle metà positive e metà negative. La squadra c’è, l’impegno anche. Manca un po’ più di testa. Bisogna poi ammettere che si è vista la netta superiorità dei Siracusani del KST, con cui al momento nessuno può competere, forse nemmeno le squadre del girone 1. Trasferta un po’ imprevedibile. Difficile immaginare i risultati. Un U21 già rodata, composta dai ragazzi della serie A1 e dalle due “piccole” punte Cusmai e Gabriele, neo-militanti in serie A (ma che di A in queste partite non avevano niente!). Netta sconfitta contro il KST. 6-1 non c’è scampo. I tre azzurrini del KST affondano i biancorossi. I Siracusani alzano già la prima barriera nella partita d’apertura del sabato. Si potrebbe giustificare, essendo il primo match. La squadra sembra ancora un po’ “addormentata”. Pareggio contro il LNI Taranto. Pareggio che doveva e poteva essere evitato. Hanno toccato il fondo e l’hanno ammesso. Sembravano dei bambini saliti per la prima volta in canoa. Improvvisamente non riuscivano a fare nemmeno un tiro di due metri. Ansia da derby? Troppo dato per scontato forse. Poco gioco di squadra. Hanno dimostrato la loro superiorità nella partita contro lo Jomar finita 13-5, dove si è visto uno Jomar con qualche difficoltà, e i biancorossi ne hanno approfittato alla grande. Buone vittorie con La LNI Ancona e L’Offredi. Se lo aspettavano, i biancorossi tirano fuori le palle (…e le mettono dentro la porta!).
Una domenica “giocata” un po’ di più. La partita da vincere contro l’Ognina per risultare secondi in classifica generale è finita 5-4 per i Siciliani, con la differenza di una rete che i biancorossi non sono riusciti a recuperare. Stanchezza da ultima partita, ma con un po’ più di grinta forse si sarebbe saliti in classifica. Era alla loro portata. Un inaspettato Luca Cinelli, che ha sorpreso e ha ottenuto dal Coach Savino il voto più alto, impeccabile e composto ha giocato con eleganza e senza commettere grossi errori. Punito con un “quasi sufficiente” il gioco di Iusco e Mongelli, che non danno il meglio di se. Cusmai delude un po’. Il capitano Gabriele rimane stabile con un giudizio tra il sufficiente e il buono, anche se qualche errore lo commette. Lui raramente commenta, un tipo silenzioso e riservato, che sa ciò che vuole ma che non stimola abbastanza la sua squadra. Il grande Coach Savino, con pazienza (tanta pazienza) cresce la squadra, che impara a ricavare preziose lezioni dagli errori e nella seconda giornata gioca con un po’ più di cervello. Hanno fatto un buon gioco, ma inferiore alle loro possibilità. Non voglio essere cattiva ma obiettiva. Loro si meritano di più. Sono affiatati fuori il campo, ma un po’ distaccati all’interno dell’area di gioco. A volte improvvisano, vengono guidati dall’istinto, spesso sbagliano, oppure segnano, giocano a soggetto. I Cussini sembrano onde… non stanno mai fermi, pare che debbano andare lontano, montano, salgono e poi si posano sulla sabbia arrendendosi…o si infrangono sugli scogli e combattono. Si va a lenti passi…ma “chi va piano…va lontano…” (dice il famoso proverbio). E a passo lento, aspettiamo che tocchi, anche a loro, la gloria.
Ilaria Spagnuolo