Basket, inizia l’avventura 2010-2011…

“Le difficoltà rafforzano la mente, come la fatica il corpo”: è questo lo slogan che accompagnerà il Cus Bari nella stagione inaugurata oggi, martedì 17 agosto, con il raduno e i primi test atletici, nell’impianto di Lungomare Starita. Ad indicare la via è il neo-tecnico Pasquale Scoccimarro, all’esordio in panchina in un campionato nazionale, dopo aver chiuso la carriera da giocatore con la promozione in C dilettanti della Juvetrani. “Non vedevo l’ora di iniziare – ha detto il coach cussino – l’attesa stava diventando deleteria. È il momento di mettere alla prova la mia idea di pallacanestro e la preparazione di questi anni. Voglio una squadra che faccia della difesa il suo punto di forza. Un gruppo votato al sacrificio e alla sofferenza, per il raggiungimento dei risultati. Ho detto ai ragazzi che quest’anno dobbiamo puntare sempre al massimo. Massimo che può tradursi nella vittoria di una o più partite, nella salvezza o persino nella partecipazione ai play off. Il nostro profilo deve rimanere basso, non voglio voli pindarici, ma sostengo altresì che nulla ci sia precluso. Le nostre avversarie si sono rinforzate tutte, hanno roster di primo livello e anche chi, al momento, è parso fermo sul mercato, saprà allestire formazioni competitive. Noi dobbiamo lavorare con serietà, determinazione e voglia”. Al raduno di oggi, si sono presentati in 15 (assenti giustificati i giovani Arpaia e Milillo), con loro lo staff tecnico, completato dal vice di Scoccimarro, Vito Console (che ha diretto il primo allenamento, mentre il capo-tecnico ha voluto tenere dei brevi colloqui con tutti i giocatori) e dal preparatore atletico Antonio Lacalandra. Alla squadra è stato presentato anche il nuovo responsabile del settore giovanile, Claudio Carofiglio, mentre il capo-sezione cussino, Carlo Serrano, ha portato i saluti della società. Nominato anche il capitano per la stagione 2010-2011: a sorpresa, Scoccimarro ha scelto il play Roberto Cancellieri. Un onore e un onere per il giovane prodotto del vivaio barese, che succede a mostri sacri della storia del Cus, tra i quali lo stesso neo-tecnico biancorosso.