
La Chimica D’Agostino Cus Bari comincia il nuovo anno, come aveva chiuso il precedente. Male. A Canicattì, chi attendeva una reazione, un moto d’orgoglio, che permettesse di muovere la classifica e abbandonare l’ultimo posto in solitario, è rimasto miseramente deluso. I baresi, infatti, hanno incassato la quinta sconfitta di fila (73-59), non riuscendo mai ad opporre una resistenza degna di questo nome, di fronte ad una squadra volitiva, caparbia, di talento, ma non di certo così superiore ai biancorossi. L’inizio di gara è tutto un programma: subito un parziale negativo (18-8) e ospiti che non riescono quasi mai a trovare il bandolo della matassa, colpiti dalle triple di Ferlisi (subito due in transizione) e Maritano (lasciato per ben due volte indisturbato al tiro). Alla ripresa, il distacco si amplia (23-8) e proprio quando la situazione sembra compromessa, ecco un primo tentativo di risalita. I baresi ricuciono lo strappo sino al -9 (29-20 al 15’) e poi al -6 (32-26); ma, sul più bello, si rivedono gli errori dell’inizio e i siciliani scappano nuovamente a +11 (42-31). Al rientro dagli spogliatoi, la reazione di De Bellis e soci è veemente: al 25’ è -2 (47-45), in virtù di un parziale di 14-5. Anche in questo caso, però, nell’esatto momento in cui serviva infilare la marcia alta e portarsi finalmente in vantaggio, ecco riaffiorare antichi fantasmi. I cussini sprecano quattro possessi di fila, consentendo ai padroni di casa di riportarsi ad un più rassicurante +7 (55-48) che raddoppia ad inizio dell’ultima frazione. Qui l’inizio della fine, con i baresi incapaci di riportarsi in partita.
Mirko Cafaro
Ufficio Stampa Cus Bari