Basket, a Bernalda appuntamento da non fallire: vincere per lasciare l’ultimo posto

La madre di tutte le partite. Impossibile definirla diversamente, seppure non si tratti di una finale promozione e neanche di una gara di Coppa, magari europea. Indicatela pure come uno spareggio-salvezza anticipato. La Chimica D’Agostino Cus Bari, reduce da due risultati positivi nelle ultime tre settimane (Catania in trasferta e Reggio Calabria al PalaCus, con l’intermezzo sfortunato nel derby con Bisceglie), non può e non deve fallire l’appuntamento di domenica a Bernalda. Di fronte, proprio la squadra che la precede in classifica, con appena due lunghezze di vantaggia, forte, però, dello scontro diretto vinto all’andata per 65-63. Indispensabile, dunque, per i baresi, far bottino pieno e riuscire a riequilibrare la differenza canestri (con una vittoria di almeno tre punti). “Contro Reggio Calabria sono arrivate importanti conferme – ha commentato Domenico Barozzi, esterno classe ’89, alla seconda stagione in maglia Cus – stiamo crescendo, partita dopo partita, imparando a soffrire e a resistere ai ritorni degli avversari. Dopo l’ottimo terzo quarto, abbiamo smarrito un po’ di lucidità in attacco, favorendo il loro rientro in gara. Alla fine, però, siamo riusciti a stringere i denti, giocando di squadra. Le due vittorie nelle ultime tre gare sono una bella boccata d’ossigeno, ma la strada è ancora lunga. Domenica Bernalda è un crocevia importante della nostra stagione: con una vittoria ci staccheremmo, per la prima volta, dall’ultimo posto. Possiamo farcela, anche se Delli Carri e soci sono un osso molto duro da affrontare, specie davanti al loro pubblico”. Per farlo il coach-giocatore, Stefano Rusconi, dovrà augurarsi i recuperi in extremis di Marco Santambrogio e Riccardo Bazzoli. Il primo ha accusato un problema alla spalla che lo ha riportato nei ranghi solo a fine settimana; stesso discorso per Bazzoli, alle prese con un contrattempo di carattere muscolare. Dovranno stringere i denti, così come tutta la squadra cussina, desiderosa di sottrarsi alle secche della classifica.