Liomatic Group Cus Bari, ritorno a mani vuote dal Piemonte ma gran prova di carattere con Omegna (96-87)

Un altro viaggio di ritorno a mani vuote per la Liomatic Group Cus Bari. A Verbania, contro la capolista Omegna, finisce 96-87, a margine di un match molto tirato, intenso e che ha visto prevalere i padroni di casa solo nelle battute finali. Una contesa che, a dispetto della sconfitta, conferisce maggiore consapevolezza ai baresi, capaci di tenere bene il campo e di far sudare agli avversari le classiche sette camicie. Nel primo quarto è immediato lo sprint dei cussini: il 19-23 del primo intervallo lascia presagire una gara meno scontata di quanto, alla vigilia, la classifica lasciasse credere. Nel secondo parziale si rivede Omegna, ma il Cus resta attaccato alla partita, a distanza di sicurezza (39-36). Il punto a punto resta costante anche dopo l’intervallo lungo, in quel terzo parziale che, in più di un’occasione da inizio stagione, ha visto i baresi faticare non poco. E, invece, a sto giro, la squadra di Putignano mette insieme anche un parziale positivo (63-62 Omegna al 30′). Nell’ultima frazione, però, chi aspettava il colpo di coda dei baresi con conseguente scatto in avanti, resta deluso. I piemontesi, infatti, riescono ad allungare sino al +12, costringendo Morena e compagni ad una rimonta disperata. Rimonta che s’arresta sul -4, complici anche le uscite per raggiunto limite di falli di Cardillo e Ruggiero che riducono le rotazioni a disposizione del tecnico barese. Nel consueto gioco di falli finale, così, i padroni di casa possono fissare il punteggio sul +9.

Paffoni Omegna – Liomatic Group Cus Bari 96-87
(Parziali: 19-23, 39-36, 63-62)
Omegna: Bertolazzi 11, Saccaggi 6, Scomparin 5, Casadei 14, Prelazzi 21, Raspino 12, Tourè 4, Masciardri 4, Paci, Pcazio 19. All. Di Lorenzo
Cus Bari: Bona 22, Ruggiero 13, Barozzi 8, Cardillo 9, Morena 9, Chiusolo, Mian 9, Deguara 1, Gigena 10, Ciocca 6. All. Putignano
Arbitri: Riosa e Cherbaucich
Note: Omegna tiri liberi 32/35, Bari tiri liberi 18/27. Usciti per cinque falli Masciadri, Saccaggi, Ruggiero, Cardillo