Basket, parola d’ordine: ripartire!

Cus Bari e Pallacanestro Bari s.r.l. ripartono insieme per la nuova annata sportiva. Un inizio anticipato e reso necessario dall’obbligo di ricostruire, ripartendo da zero, dopo una stagione estremamente negativa, contraddistinta da una salvezza in serie B dilettanti, resa possibile solo dalle disgrazie economiche altrui (nella fattispecie la radiazione del Siracusa per il mancato pagamento delle tasse gara). Sarebbe falso affermare che il recente passato non abbia lasciato strascichi. E le dimissioni del direttore sportivo, Donato Ravelli, poi rientrate nel giro di qualche settimana, sono più di un indizio delle difficoltà che i cussini hanno incontrato e con cui probabilmente dovranno coesistere ancora per un po’. Una situazione di cui lo stesso Ravelli non fa mistero: “Dopo un’annata estremamente negativa – racconta – abbiamo deciso di chiudere un ciclo durato sei stagioni, per aprirne un altro nella ferma decisione di poter portare, nel periodo di tre anni,  la Pallacanestro del  Cus Bari e  Bari ad un livello consono all’importanza della nostra città. Affermo questo, in un momento economico così difficile contraddistinto ancora una volta dal fallimento di tante società di Pallacanestro a tutti i livelli e categorie, perchè ho la fortuna da più di trenta anni di far parte di questa società. Società che ha rappresentato e rappresenta una  vera  risorsa  sportiva per la nostra città e da cui non si può prescindere se si vuol creare qualcosa di importante a livello agonistico. Tutto questo chiaramente non basta e il  sodalizio con la società Pallacanestro Bari s.s.d.ar.l. ha il compito di trovare le risorse economiche e organizzative per sviluppare il progetto”. Progetto che ripartirà dal basso, dal settore giovanile che, a partire dal prossimo anno sarà affidato alla cura e alla supervisione di Claudio Carofiglio. “L’intento – prosegue Ravelli – è di rifondare il settore giovanile, che è sempre stato alla base delle fortune del Cus Bari, dando fiducia ad un giovane allenatore barese con molta esperienza maturata sul campo in questi anni. Il sig.  Carofiglio  coordinerà un gruppo di istruttori giovanili che avranno il compito di seguire tutte le categorie, dal Minibasket ai gruppi under 19”. Quanto alla prima squadra, che disputerà per il terzo anno di fila il quarto campionato nazionale, anche in questo caso, la scelta del coach è in linea con la volontà di ripartire dal forte radicamento con il territorio, con il Cus Bari e con l’intenzione di dare spazio alla linea verde. Il nuovo tecnico, infatti, sarà un ex giocatore biancorosso: Pasquale Scoccimarro. “Un allenatore giovane – lo presenta Ravelli – di indiscussa personalità, da sempre legato al Cus Bari e che credo potrà essere un punto fermo della programmazione del Cus Bari dei prossimi anni”. Quanto ai giocatori, il gruppo parte dalla conferma di Domenico Barozzi (ala ’89) che, rifiutando le  tantissime richieste avute anche da categorie superiori, ha dimostrato il suo grande attaccamento alla società cussina. A seguire, i graditissimi ritorni di Roberto Cancellieri, play classe ’86 prodotto del vivaio barese protagonista nel ritorno in C1 della Juve Trani nell’ultima stagione, Vito Alberto Favia (l’anno scorso prima a Bernalda in B2, poi con l’Adria Bari in C2) e Luca Ciocca (da Mola, C1), guardie rispettivamente dell’84 e ’81, entrambi nati e cresciuti nel Cus, così come Antonio De Feo, pivot del ’78, l’anno scorso a San Vito dei Normanni. Unico ‘straniero’, per il momento, il monopolitano Giancarlo Cipulli (del ’75, nel 2009/2010 a Mola con Ciocca), già protagonista con la maglia del Cus e insignito con i gradi di capitano. “Nei prossimi giorni – ha concluso il ds Ravelli – si aggiungeranno altri nomi per completare il gruppo con l’obiettivo di un anno di transizione e di consolidamento societario che è l’unica vera garanzia per un futuro importante, con un occhio attento e in prospettiva alla decisione  della Federazione ed in particolar modo del Presidente Meneghin, di creare, a partire dal 2011/2012, una Lega 3 di sviluppo per i giovani talenti italiani, dando la possibilità a società sportive in città metropolitane capoluogo di regione, di essere ripescate nella pallacanestro che conta. Un’occasione che sembra disegnata su misura sul Cus Bari.. “