TRIATHLON: Commento di un atleta Cussinoal mezzo ironman di Rimini

Il cuore di un atleta parla ai Cussini del Triathlon distanza mezzo ironman (1900 m nuoto- 90 km bici- 21 km corsa.) che si sono esibiti a Rimini

 

All’indomani della competizione di Rimini che ha visto gareggiare Francesco Veneziani (risultato 5:19)

Antonello Russo ( risultato 5:30), Gianni Cazzato( risultato 6:16) e Rosita Rella ( risultato 6:41), ci scrive stanco ma felice un atleta ciclista che era  li a sostenerci e, con piacere condividiamo la sua personalissima “cronaca” del Triathlon distanza mezzo ironman (1900 m nuoto- 90 km bici- 21 km corsa).

 

“Da atleta agonista posso dire con certezza che siete stati grandiosi tutti, lasciamo da parte la prestazione, parlo di “team”. Un team che ha iniziato e concluso una gara bellissima e tosta …Chapeau, tanto di cappello a tutti. “

Inizia così una lettera inviata ai nostri atleti di ritorno da Rimini, che porta la firma di un atleta ciclista. Ma cosa è successo a Rimini? Ecco come ce lo racconta il nostro “fans” “Premesso che viverlo in diretta da spettatore é uno spettacolo unico, considerando che sono un ciclista e quindi sportivo posso dire che ieri é stato tutto perfetto! Clima e temperatura perfetti, la città di Rimini completamente dedicata al triathlon, vedevo triathleti dappertutto, bellissimo!

Si parte con un corteo di triathleti che si dirigono verso la spiaggia dove sono posizionate le griglie di partenza, vedo i professionisti che stanno a diretto contatto con gli amatori. Pronti …. via, partono i professionisti, uno spettacolo, li vedo che in un niente si allontanano; ho giusto il tempo di posizionarmi lungo le passerelle da dove passeranno dopo la frazione nuoto che già i primi sopraggiungono a gran velocità , professionisti uomini e donne..spettacolo!

Dopo poco, colpo di scena, vedo un triathleta portato in braccio dagli addetti dello staff, poi mi rendo conto che è un paratriathleta…incredibile, mi dico, questo atleta é partito 5 minuti dopo i professionisti e ne ha superati parecchi.

Aspetto che escono i primi cussini……Eccoli esce prima Rosita, stanca e viso gonfio dalla fatica, poi Gianni, poi Antonello e Francesco.

Bene prima frazione andata, ora aspetto, con tante altre persone che guardano compiaciute, il rientro della frazione di bici; attesa prevista circa 2h50/3. Arriva il primo professionista, é un EXTRATERRESTE, Arriva velocissimo facendo la curva a gomito a tutta velocità, io da ciclista mi chiedo, ma come ha fatto??? Boh!  ai limiti della fisica.!

Va bene aspettiamo i cussini, dopo un bel un po’ arriva il secondo, che distacco, poi altri e tanti altri.

Resto in attesa di vedere comparire il BODY ROSSO DEL CUS, eccolo finalmente si avvicina, é Antonello Russo, bello, bellissimo da vedere in bici, spinge il 54 (dizione tecnica che esprime i “denti” della corona grande anteriore della bici), che forza!…..poi arriva Francesco, poi Gianni e finalmente Rosita che va di corsa verso la zona cambio, Rosita é stanchissima, borbotta “non ce la faccio….Muovitiiii respira e parti con calma le dico, e per incitarla ho fatto i 200 mt più veloci della mia vita.

Bene vado sul percorso di corsa e mi metto in attesa di un altro body rosso, arriva Antonello, massiccio, bel passo, poi Francesco, viso sofferente, ma ha un buon passo, poi Gianni ……non si capisce mai se Gianni soffre o sta bene, l’espressione é sempre la stessa. Fa la rotonda, si ferma, si piega, mi spavento!!! Gianni hai bisogno del cappellino? No, sto bene mi é andato il sudore negli occhi, grandissimo Gianni! Passa finalmente Rosita, sofferente…ultimo giro per Antonello, Francesco ancora un po staccato, poi Gianni e Rosita. Mi posiziono sulla finish line, arriva Francesco, ha superato Antonello, la Red Bull presa all’ultimo giro gli ha messo le ali, poi arriva Cazzato, al quale faccio un plauso particolare, sapere che ha fatto un 70.3 senza allenamento, c’è solo da dire GRANDIOSO, e per finire arriva Rosita, i Cussini sono tutti FINISHER… Bravi, bravissimi, tutti….Vedere il pubblico applaudire e incitare tutti, dal primo all’ultimo; vedere i triathleti nella frazione di corsa finale sorridono nonostante la sofferenza, vedere i professionisti di livello mondiale che quando passano ti salutano battendo cinque é stata un emozione unica…CHAPEAU.”