CANOTTAGGIO: CARLO VEDANA E RICCARDO RICCI SI SONO IMPOSTI NEL LAGO DI PIEDILUCO. NONOSTANTE A BARI NON ABBIAMO SPAZI PER ALLENARSI

Oltre 1110 atleti e 124 società si sono incontrati per confrontarsi ognuna sulle sue specialità nel 1° meeting nazionale di canottaggio al bellissimo Lago di Piediluco.

Il canottaggio barese vive una nota situazione di difficoltà, legata all’intervenuto divieto agli allenamenti nel bacino portuale prospiciente al Cus Bari.

In questo momento storico, gli studenti atleti del CUS Bari, Carlo Vedana e Riccardo Ricci, con il supporto del timoniere Anna Bertoldi, equipaggio interamente universitario iscritti a Scienze Motorie (SAMS) hanno saputo con il cuore andare oltre l’ostacolo e si sono classificati primi nella specialità 2+. Vedana e Ricci hanno conquistato anche la prima posizione nella specialità 8+ Senior dominando fin dalle prime battute questa finale.

Ottimo risultato anche da parte dei nostri atleti juniores Vito Castro e Luca Leggiero, classificati 1° in un 8+ junior, soddisfatti anche del 2° posto in 4+ senior di Vito Castro e medaglia sfumata per pochissimi decimi da Luca Leggiero in 4+ Junior arrivati al fotofinish. Buona esperienza di Andrea Rutigliano e Rocco Cucci, i due nostri ragazzi pià giovani classificati settimi in finale in 8+ Ragazzi.

In questo meeting il Cus Bari è felice di aver consegnato a Serafino Andrea della Società Nautica “Pullino” di Trieste, il trofeo Alessandro Nero come miglior tempo nella categoria Ragazzi 1° anno nella specialità singolo Ragazzi. Il Cus Bari ricorda con affetto Alessandro, ragazzo prematuramente scomparso per un grave male, molto legato alla sezione canottaggio e alle emozioni che gli dava questo sport.

Nonostante tutto,- spiega Marco Fanelli Caposezione canottaggio – nonostante le 1000 difficolta negli allenamenti quotidiani, l’impossibilità di remare in acque solcate per più di 70 anni, i nostri ragazzi continuano a portare risultati soddisfacenti per se stessi e per la società. Questo sia da stimolo per incentivare le autorità competenti a rivalutare la diffida che blocca gli allenamenti nel porto per oltre 100 canottieri che sono disposti ad adottare delle dotazioni di sicurezza, pur di riprendere ad allenarsi in casa propria e non a dover gestire situazioni pagliative come trasferte a Tarano o a chiedere ospitalità agli amici del Barion. Nonostante tutto, ai ragazzi e allo staff tecnico diretto da Michele Santoro vanno i migliori complimenti per il lavoro svolto.”